Frantoio Ipogeo nella storia

turismo dell'olio 2022/2023

Esperienza in concorso

Esperienza

Visita guidata dal proprietario del Palazzo, con brochure illustrativa alla scoperta di un bene culturale di archeologia industriale altomolisana. Il frantoio,o “trappito”, verrà percorso interamente soffermandosi su ciascuno degli ambienti esistenti, con story telling dalla pietra molare di circa 120 cm di diametro, poggiante su un invaso in pietra, reclinante al centro e sorretta da un telaio in legno di quercia ancorato alla muratura ed azionato dal piccolo asino bendato che, muovendosi in senso antiorario consentiva la frantumazione delle olive, alla pressa in legno, o torchio, con telaio di circa 4 metri. E’ stato realizzato a mano in noce per la madrevita senza fine e di quercia per l’argano; per effetto della pressione data dalla vite stessa, che a sua volta ruotava sopra il ceppo, c’era la fuoriuscita del liquido oleoso dalla pasta, precedentemente inserita nei particolarissimi (e forse unici) “fiscoli a sacco”. La visita prosegue con la stalla dell’asino contenente la “mangiatora”, la “varda” (sella), il “capestro”, alcune fasce sottopancia e un attrezzo per la limatura dei ferri d’asino così come degl’altri ambienti nei quali è possibile ammirare numerosi strumenti ed attrezzature ritrovati in loco ed occorrenti alla produzione dell’olio. L’ulteriore percorso prevede la visita alla casa natale del Prof. de Horatiis, oggi adibito a piccolo ristoro familiare ed alla sovrastante “Locanda” (B&B). Il Frantoio Iacovone è stato operativo fino alla prima metà del ‘900.

La Struttura

L’Antico Frantoio Iacovone si trova in Poggio Sannita (Is), paese originariamente chiamato “Caccavone” in ragione dell’esteso utilizzo di un grande contenitore in rame, dalla forma svasata e usato dai contadini per la coagulazione del latte e la preparazione dei formaggi, chiamato “caccavo” (il caccavo originale è visibile all’interno della struttura). L’opera di archeologia industriale sorge all’interno dello storico Palazzo Iacovone, dimora d’epoca medievale, ove ricevette i natali il Prof. Cosmo M. de Horatiis (25 settembre 1771-26 marzo 1850), padre della Medicina Omiopatica Italiana e medico di camera personale del Re Francesco I di Borbone. Essa consta di un frantoio oleario ipogeo, cioè sotterraneo, ricavato all’interno della roccia del paese ben visibile scavata a mano dai maestri cavamonti. La sua costruzione risale intorno al XIII° sec. e l’ambiente caldo (generato sia dai lumi che ardevano giorno e notte che dalla presenza di uomini, operai ed asino), favoriva il ciclo della lavorazione delle olive con temperatura costante tra 13° e 18° gradi), nonostante il periodo invernale facesse rilevare temperature esterne molto rigide. Il frantoio si sviluppa su un unico piano e da diversi ambienti tra cui una molazza di pietra granitica di circa 17 q.li, una pressa in legno, la zona di raccolta del prodotto finito, la mangiatora e la stalla dell’asino, la zona della pesa, quella della stiva, quella dei conti. Sono presenti, altresì, numerosi strumenti ed attrezzi originali.
http://www.rainews.it/tgrmolise/notiziari/index.html?/tgr/video/2019/12/Contentltem-7727bdb4-4ee6-4596-9147-f2e785dfec76.html

Struttura

Antico Frantoio Iacovone (avv. Domenico Iacovone)

Tipo di Struttura

Attività

Regione

Città

Indirizzo

Via Cosmo Maria de Horatiis 43

Sito web

Numero di telefono

+393342253485

Lingua

Contatta la struttura per maggiori Informazioni

Prezzi

Adulti € 10 ## Minori 13/18 anni € 5 ## Minori 0/12 GRATIS se accompagnati

Info e Prenotazioni

Prenotazione obbligatoria su [email protected] oppure tel. dedicato 3342253485

Importante

La valutazione personale non corrisponde al voto per il Concorso Nazionale Città dell’Olio. Per votare l’iniziativa ai fini del concorso è necessario registrarsi (vedi Regolamento) e cliccare sull’apposito pulsante in alto a destra.